mercoledì 29 ottobre 2014

Solo per oggi


Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi 
della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
 Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
 Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
 Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.
 Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
 Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
 Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.
 Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.


Papa Giovanni XXIII

Si,è vero.



Si, è vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostantre tutto oggi voglio concludere dicendo che io ho ancora dei sogni, perchè so che nella vita non bisogna mai cedere.
Se perdete la speranza, in un modo o nell'altro, perderete quella vitalità che rende degna la vita, perderete quel coraggio di essere voi stessi, quella qualità che vi fa continuare nonostante tutto.
Ecco perchè io ho ancora un sogno..."

Marting Luther King

venerdì 24 ottobre 2014

Se mi chiedessero...



Se mi chiedessero di scrivere una lettera a una bambina che sta per nascere, lo farei così. Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l'acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto di affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o un' ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, sopratutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.

Paolo Crepet

lunedì 20 ottobre 2014

L'ultimo suono



L’ultimo suono del tuo addio,
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.
 
Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
 
Che i colori riflettono
l’ingenua volontà dell’occhio.
 
Che i solfeggi e i sol
implorano la fame dell’udito.
 
Che le strade e la polvere
sono la ragione dei passi.
 
Che la strada più breve
fra due punti
è il cerchio che li unisce
in un abbraccio sorpreso.
 
Che due più due
può essere un brano di Vivaldi.
 
Che i geni amabili
abitano le bottiglie del buon vino.
 
Con tutto questo già appreso
tornai a disfare l’eco del tuo addio
e al suo posto palpitante a scrivere
La Più Bella Storia d’Amore
ma, come dice l’adagio
non si finisce mai
di imparare e di dubitare.
 
E così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella fugace,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché la più bella storia d’amore
è possibile solo
nella serena e inquietante,
calligrafia dei tuoi occhi.
 
Luis Sepulveda

venerdì 17 ottobre 2014

Non ci sono più parole



Non ci saranno più parole, lo sai
ne qui, ne altrove
ne parole a dire ciò che è stato
ne parole a dire ciò che non è più
mi resta un pacco mai spedito
e un libro desiderato
mi resta un letto non ancora disfatto
e musiche mute e parole strozzate
e immagini sfocate
mi resta la sciatta e affrettata gentilezza
di una conversazione lampo
moneta di latta
da gettare ai pezzenti per strada.

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko 

lunedì 13 ottobre 2014

Ama la vita



Ama la vita
Ama la vita così com'è
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!

Madre Teresa di Calcutta 

Tieni sempre presente



Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 9 ottobre 2014

Qualcuno che..



Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
...E' mio, quando lo guardo.
E' del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.

Gianni Rodari 

giovedì 2 ottobre 2014

Festa dei nonni


Bentrovati cari lettori di Poesiandu!

Oggi 2 Ottobre si festeggia come tutti gli anni la festa dedicata ai nonni.

Il nonno e la nonna sono due persone fondamentali per la nostra vita,coloro che ci danno affetto e amore e a volte ci danno più di quello che meritiamo!

I nonni sono coloro che non si dimenticheranno mai del proprio nipote in qualsiasi situazione.


Ecco alcune filastrocche dedicate proprio alla festa dei nonni.




Tanti auguri ai nonni
A miei nonni...
dolci capelli d'argento...
teneri sorrisi fra i solchi della vita...
Mani rugose, a volte incerte...
mai sazie di donare carezze...
Lacrime d'amore...
per un nostro sorriso..
Nonni che sanno aspettare..
nonni che sanno comprendere...
che hanno sempre tempo da dare..
Piccole passeggiate nel giardino dei ricordi migliori..
I miei nonni vivono lì..
all'ombra degli alberi di pesco..
si stringono le mani e pregano per noi...



Filastrocca per i nonni
Dei nostri nonni vi vogliamo parlare
in modo che voi li possiate apprezzare;
sono gentili, molto affettuosi,
in ogni occasione sono generosi.
I nonni ci sanno sempre ascoltare
e fanno di tutto per accontentare;
forse ci viziano, è la verità,
ma lo fanno solo per troppa bontà.
Anche quando facciamo i capricci
spesso ci tolgono dagli impicci;
dobbiamo dire che all’occorrenza
mostrano tutta la loro pazienza;
a volte son stanchi o han mal di testa
ma quando ci vedono è sempre una festa.
I nonni ci danno tutto l’amore
usano sempre le parole del cuore;
sembra così, ma non son tutti uguali,
i nostri nonni sono proprio speciali.


Viva i nonni

Dedico a nonna questa canzone,
certo mi ascolta con emozione.
So che per me farebbe ogni cosa,
se io l'abbraccio diventa radiosa.

Lei mi prepara ciò che mi piace,
non si lamenta se sono vivace;
è disponibile in ogni momento,
chiunque con lei è sempre contento.

Viva i nonni, nonni cari,
nonni preziosi, nonni giovani.
Viva i nonni, nonni cari,
nonni premurosi, nonni pieni di bontà.

 
Grazie nonni

Nonni con me giocate,
nonni con me restate.
Sapete che siete per me
il tesoro più grande che c'è.

Voi grandi e io piccino,
voi nonni e io bambino;
ma stiamo bene insieme
perché ci vogliamo bene.

Grazie, grazie, grazie perché
restate accanto a me.
Grazie, grazie, grazie perché
affetto più grande non c'è.