sabato 30 maggio 2015

Musica



Buon pomeriggio, buon sabato, benvenuti e bentrovati cari appassionati di letteratura!
Allora? Come state trascorrendo il sabato pomeriggio?
Non posso assolutamente che ringraziare tutti voi, che giorno dopo giorno popolare Poesiandu, ormai da tanti anni, GRAZIE.
Tornando a me, il sabato pomeriggio, lo sto trascorrendo, rilassandomi un po davanti al mio computer e quale miglior relax se non quello di condividere insieme a voi delle meravigliose poesia di grandissimi autori?

Buona lettura.

O musica, soave conoscenza,
tanto innaturi l'anima fin ch'ella
delle imagini vere la più bella
in sua voce ritrova e in sua movenza;
e come a noi perman l'intelligenza
se vada in labilsuono di favella,
armoniosa in te non si cancella
l'eterna verità mentre è parvenza.
Virtù ti crea che non par segreta,
ma il ritmo snuda l'amor che discende
dall'universo a rivelar la meta:
amor che nel cammino nostro accende
l'inconsapevol brama triste o lieta,
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.


di Clemente Rebora

Vi auguro di trascorrere un fine settimana con i fiocchi, nella tranquillità, relax e magari anche un pò di divertimento!

venerdì 29 maggio 2015

La mia vita, il mio canto.


Buon pomeriggio e bentrovati carissimi appassionati di letteratura.

L'egual vita diversa urge intorno;
cerco e non trovo e m'avvio
nell'incessante suo moto:
a secondarlo par uso o ventura,
ma dentro fa paura.
Perde, chi scruta,
l'irrevocabil presente;
né i melliflui abbandoni
né l'oblioso incanto
dell'ora il ferreo battito concede.
E quando per cingerti lo balzo
-' sirena del tempo -
un morso appéna e una ciocca ho di te:
o non ghermita fuggì, e senza grido
nei pensiero ti uccido
è nell'atto mi annego.
Se a me fusto è l'eterno,
fronda la storia e patria il fiore,
pur vorrei maturar da radice
la mia linfa nel vivido tutto'
e con alterno vigore felice
suggere il sole e prodigar il frutto;
vorrei palesasse il mio cuore
nei suo ritmo l'umano destino,
e che voi diveniste - veggente
passione del mondo,
bella gagliarda bontà -
l'aria di chi respira
mentre rinchiuso in sua fatica va.
Qui nasce, qui muore i! mio canto:
e parrà forse vano
accordo solitario;
ma tu che ascolti, recalo
al tuo bene e al tuo male;
e non ti sarà oscuro.


di Clemente Rebora

giovedì 28 maggio 2015

Dall'immagine tesa


Buon pomeriggio, bentrovati e benvenuti.

Una poesia che è la caratteristica intesa dell'immagine, a volte incompresa, queste le grandi parole racchiuse in una grande lavoro di Clemente Rebora, vi auguro una buona lettura!

Dall'imagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza di attesa -
e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono -
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire,
verrà, se resisto
a sbocciare non visto,
verrà d'improvviso,
quando meno l'avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.

di Clemente Rebora

Mi auguro che la poesia sia stata di vostro gradimento, nel frattempo vi auguro un buon proseguimento di giornata e buona permanenza insieme a noi!

lunedì 25 maggio 2015

Estate


Buonasera carissimi appassionati di letteratura.
Questa sera, voglio farvi respirare un po l'aria d'estate.
Le giornate,nonostante siamo già a fine Maggio non sono state delle migliori, un miscuglio tra sole e nuvole e anche un po di pioggia!

Buona lettura.

È riapparsa la donna dagli occhi socchiusi 
e dal corpo raccolto, camminando per strada. 
Ha guardato diritto tendendo la mano, 
nell'immobile strada. Ogni cosa è riemersa. 

Nell'ímmobile luce dei giorno lontano 
s'è spezzato il ricordo. La donna ha rialzato 
la sua semplice fronte, e lo sguardo d'allora 
è riapparso. La mano si è tesa alla mano 
e la stretta angosciosa era quella d'allora. 
Ogni cosa ha ripreso i colori e la vita 
allo sguardo raccolto, alla bocca socchiusa.

È tornata l'angoscia dei giorni lontani 
quando tutta un'immobile estate improvvisa 
di colori e tepori emergeva, agli sguardi 
di quegli occhi sommessi. È tornata l'angoscia 
che nessuna dolcezza di labbra dischiuse 
può lenire. Un immobile cielo s'accoglie 
freddamente, in quegli occhi. 
Fra calmo il ricordo 
alla luce sommessa dei tempo, era un docile 
moribondo cui già la finestra s'annebbia e scompare. 
Si è spezzato il ricordo. La stretta angosciosa 
della mano leggera ha riacceso i colori 
e l'estate e i tepori sotto il viviclo cielo. 
Ma la bocca socchiusa e gli sguardi sommessi 
non dan vita che a un duro inumano silenzio.


di Cesare Pavese

sabato 23 maggio 2015

Hai un sangue, un respiro


Buongiorno, benvenuti e bentrovati a voi carissimi lettori.
Una settimana molto impegnativa la mia, purtroppo non ho potuto essere sempre presente qui insieme a voi e quando mi distacco da ciò che amo fare, un po male rimango.
Ma finalmente gli impegni sono andati pian piano nel dissolversi, come un soffio su un fiore in Primavera!
Voglio farvi leggere, una poesia molto interessante e con tono non di semplice comprensione, del grande Cesare Pavese, buona lettura.

Hai un sangue, un respiro.
Sei fatta di carne
di capelli di sguardi
anche tu. Terra e piante,
cielo di marzo, luce,
vibrano e ti somigliano ‒
il tuo riso e il tuo passo
come acque che sussultano ‒
la tua ruga fra gli occhi
come nubi raccolte ‒
il tuo tenero corpo
una zolla nel sole.

Hai un sangue, un respiro.
Vivi su questa terra.
Ne conosci i sapori
le stagioni i risvegli,
hai giocato nel sole,
hai parlato con noi.
Acqua chiara, virgulto
primaverile, terra,
germogliante silenzio,
tu hai giocato bambina
sotto un cielo diverso,
ne hai negli occhi il silenzio,
una nube, che sgorga
come polla dal fondo.
Ora ridi e sussulti
sopra questo silenzio.

Dolce frutto che vivi
sotto il cielo chiaro,
che respiri e vivi
questa nostra stagione,
nel tuo chiuso silenzio
è la tua forza. Come
erba viva nell'aria
rabbrividisci e ridi,
ma tu, tu sei terra.
Sei radice feroce.
Sei la terra che aspetta.


di Cesare Pavese

Mi auguro che la poesia sia stata di vostro interesse e piacimento, non mi resta che augurarvi un buon proseguimento di fine settimana e buon divertimento e permanenza insieme a noi.

lunedì 18 maggio 2015

Lo steddazzu


Buongiorno e bentrovati miei cari lettori.

Avete trascorso bene il fine settimana? Mi auguro proprio di si, dopo una settimana lavorativa o comunque sia piena d'impegni, il sabato e la domenica si stacca un po la spina.

Oggi, voglio proporvi una bellissima poesia del grande Cesare Pavese, dove inserisce nel testo delle similitudini molto interessanti, buona lettura!

L'uomo solo si leva che il mare e ancor buio
e le stelle vacillano. Un tepore di fiato
sale su dalla riva, dov'è il letto del mare,
e addolcisce il respiro. Quest'è l'ora in cui nulla
può accadere. Perfino la pipa tra i denti
pende spenta. Notturno è il sommesso sciacquio.
L'uomo solo ha già acceso un gran fuoco di rami
e lo guarda arrossare il terreno. Anche il mare
tra non molto sarà come il fuoco, avvampante.
Non c'è cosa più amara che l'alba di un giorno
in cui nulla accadrà. Non c'è cosa più amara
che l'inutilità. Pende stanca nel cielo
una stella verdognola, sorpresa dall'alba.
Vede il mare ancor buio e la macchia di fuoco
a cui l'uomo, per fare qualcosa, si scalda;
vede, e cade dal sonno tra le fosche montagne
dov'è un letto di neve. La lentezza dell'ora
e spietata, per chi non aspetta più nulla.
Val la pena che il sole si levi dal mare
e la lunga giornata cominci? Domani
tornerà l'alba tiepida con la diafana luce
e sarà come ieri e mai nulla accadrà.
L'uomo solo vorrebbe soltanto dormire.
Quando l'ultima stella si spegne nel cielo,
l'uomo adagio prepara la pipa e l'accende.


di Cesare Pavese

Non mi resta che augurarvi un buon inizio di settimana ed un buon proseguimento di navigazione insieme a noi!

venerdì 15 maggio 2015

Monotonia


Buonasera, benvenuti e bentrovati miei cari lettori ed appassionati di letteratura.

Viaggi che si scoprono sempre più di grande armonia letteraria, itinerari che diventano sempre più consistenti, questa è la teoria del grande Costantino Kavafis.

Una dei suoi capolavori, è senza dubbio, Monotonia.
Andiamo a leggerla assieme.

Segue a un giorno monotono un nuovo
giorno, monotono, immutabile.
Accadranno le stesse cose, accadranno di nuovo.
Tutti i momenti uguali vengono, se ne vanno.

Un mese passa e un altro mese accompagna.
Ciò che viene si immagina senza calcoli strani:
è l'ieri, con la nota noia stagna.
E il domani non sembra più domani.


di Costantino Kavafis

Mi auguro che la poesia sia stata di vostro interesse e gradimento, non mi resta che augurarvi ancora un buon proseguimento di serata e buona navigazione!

domenica 10 maggio 2015

Per quanto sta in te


Buon pomeriggio, buona domenica e benvenuti.

In questa domenica di quasi metà Maggio, vi voglio presentare una poesia nella quale bisogna fare attenzione alla tematica ed all'anima di quest'ultima, in quanto si presenta in un modo, ma poi è totalmente diversa da quel che si pensa!

Buona lettura.

E se non puoi la vita che desideri 
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.


di Costantino Kavafis

venerdì 8 maggio 2015

Giura


Buon pomeriggio, benvenuti e bentrovati.

In questo pomeriggio di Maggio, andremo a leggere assieme una poesia molto significativa.
Alcuni interpretano le poesia di poche righe, come poesie senza senso, senza anima, è questa la dimostrazione che non è assolutamente così, buona lettura!

Ad ogni poco giura di cominciare una vita migliore.
Ma quando viene, coi consigli suoi, la notte,
e coi suoi compromessi e le lusinghe,
ma quando viene, con la sua forza, la notte
(il corpo anela e cerca), a quell'eguale
fatale gioia, ancora perso, va.

di  Costantino Kavafis

giovedì 7 maggio 2015

Itaca


Buongiorno, benvenuti e bentrovati carissimi amanti della letteratura.

Oggi una poesia nella quale si sente tutto l'odore del Mediterraneo, della Grecia e di una storia che ci fà rivivere mille emozioni.
Vi posso tranquillamente dire che questa poesia è stata sempre una delle mie preferite, ma non solamente per il tocco di classe che il poeta mette nelle parole così perfette che ti fanno immergere in questa realtà ma sopratutto per la semplicità e la purezza di esse.

Buona lettura.

Quando ti metterai in viaggio per Itaca 
devi augurarti che la strada sia lunga, 
fertile in avventure e in esperienze. 
I Lestrigoni e i Ciclopi 
o la furia di Nettuno non temere, 
non sarà questo il genere di incontri 
se il pensiero resta alto e un sentimento 
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. 
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, 
nè nell’irato Nettuno incapperai 
se non li porti dentro 
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga. 
Che i mattini d’estate siano tanti 
quando nei porti - finalmente e con che gioia - 
toccherai terra tu per la prima volta: 
negli empori fenici indugia e acquista 
madreperle coralli ebano e ambre 
tutta merce fina, anche profumi 
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, 
va in molte città egizie 
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca - 
raggiungerla sia il pensiero costante. 
Soprattutto, non affrettare il viaggio; 
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio 
metta piede sull’isola, tu, ricco 
dei tesori accumulati per strada 
senza aspettarti ricchezze da Itaca. 
Itaca ti ha dato il bel viaggio, 
senza di lei mai ti saresti messo 
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. 
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso 
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.


di Costantino Kavafis

Non mi resta che augurarvi un buon proseguimento di giornata e buona permanenza insieme a noi!

mercoledì 6 maggio 2015

Candele


Buongiorno e benvenuti carissimi lettori di Poesiandu.

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese -
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte e storte.

Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'alluga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.


di Costantino Kavafis

Con l'augurio che la poesia del grande Costantino Kavafis sia stata di vostro gradimento, non mi resta che augurarvi un buon proseguimento di giornata.

lunedì 4 maggio 2015

Le ragazze


Buongiorno, benvenuti e bentrovati cari lettori.

Inizio di una nuova settimana, vi presento il primo Lunedì di Maggio!
A parte gli scherzi, spero possiate iniziare nel migliore dei modi questa nuova settimana, dopo il piccolo stop del fine settimana che ci ha dato un po di fiato,buona lettura.

Contemplo
lo stesso
paralume
da
cinque anni
e s'è coperto
d'una polvere da scapolo
e
le ragazze che entrano qui
sono troppo
indaffarate
per pulirlo.
Ma io non ci bado
anch'io sono stato troppo
indaffarato
per accorgermi
finora
che la luce
balugina
fioca
dietro questi
cinque anni
di vita.


di Charles Bukowski


sabato 2 maggio 2015

Aprile


Benvenuti e bentrovati carissimi amanti della letteratura e non solo.

Nel primo sabato di Maggio, voglio andare un po controcorrente, presentandovi una deliziosa poesia del grande Arpalice Cuman Pertile, il quale esprime tutta la sua armonia e l'amore per un mese in particolare, Aprile, questo è il nome della sua poesia, andiamola a leggere assieme!

Aprile, il gran pittore
va a spasso col pennello
e mette giù colore
per fare il mondo bello:

alle margheritine, mette
nel cuore il giallo,
alle campanelline, dà
un tocco di corallo.

Col bianco fa la veste
dei candidi narcisi.

A tutti dona infine,
un tocco di turchese.

Di luce e di colore,
veste la terra intera.

Poi domanda, il pittore:
"Ti piace, Primavera."


di Arpalice Cuman Pertile

Non mi resta che augurarvi un buon proseguimento di giornata ed un ottimo fine settimana, trascorrendolo magari in relax ed ottima compagnia!