mercoledì 6 maggio 2015
Candele
Buongiorno e benvenuti carissimi lettori di Poesiandu.
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese -
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte e storte.
Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'alluga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
di Costantino Kavafis
Con l'augurio che la poesia del grande Costantino Kavafis sia stata di vostro gradimento, non mi resta che augurarvi un buon proseguimento di giornata.