Al continuo aprir quel libro
di notte quando m'alzavo
la luce sbiadiva ciò che
nella foto impresso stava.
Consumata dal sovente
poggiar le labbra, dalle
dita il tocco e bagnata
dalle salate gocce.
Lo chiudevo e poi lo riaprivo
poiché dopo un po' a sfuggir
mi stava la sua memoria, e la
vista a guardar non mi stancava.
di notte quando m'alzavo
la luce sbiadiva ciò che
nella foto impresso stava.
Consumata dal sovente
poggiar le labbra, dalle
dita il tocco e bagnata
dalle salate gocce.
Lo chiudevo e poi lo riaprivo
poiché dopo un po' a sfuggir
mi stava la sua memoria, e la
vista a guardar non mi stancava.
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