lunedì 15 aprile 2013

Anno Domini MCMXLVII


Avete finito di battere i tamburi 
a cadenza di morte su tutti gli orizzonti 
dietro le bare strette alle bandiere, 
di rendere piaghe e lacrime a pietà 
nelle città distrutte, rovina su rovina.
E più nessuno grida: «Mio Dio, 
perché m'hai lasciato?» E non scorre più latte 
né sangue dal petto forato. E ora 
che avete nascosto i cannoni fra le magnolie, 
lasciateci un giorno senz'armi sopra l'erba 
al rumore dell'acqua in movimento, 
delle foglie di canna fresche tra i capelli, 
mentre abbracciamo la donna che ci ama. 
Che non suoni di colpo avanti notte 
l'ora del coprifuoco. Un giorno, un solo
giorno per noi, o padroni della terra, 
prima che rulli ancora l'aria e il ferro 
e una scheggia ci bruci in piena fronte.


Salvatore Quasimodo