mercoledì 28 maggio 2014

Estate



Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e 
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi, 
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.

La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo, 
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli, 
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell'approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro, 
inesorabile avvertimento delle falci in azione. 

H. Hesse