Buon pomeriggio, benvenuti e bentrovati cari lettori ed appassionati di letteratura ed informazioni mondiali.
Le vacanza, ferie, giorni di relax, per molti in questi giorni stanno per consumarsi.
Molti di voi mi avete scritto in questi giorni, dove mi avete confidato che purtroppo le meritate vacanze stanno ormai giungendo al termine.
Proprio per questo motivo, oggi, voglio presentarvi una poesia molto emozionante, un addio in particolar modo.
Un addio che si può dare ad un posto dove si è trascorso un bel pò di tempo, ad una persona che abbiamo conosciuto magari in un posto di villeggiatura.
E' sempre molto difficile dare l'addio a qualcosa e/o a qualcuno, questo pomeriggio lo facciamo insieme, grazie a questa meravigliosa poesia di Jannis Ritsos.
Buona lettura!
Grandi stanze di vecchie case avite
di provincia
piene di fischi di navi lontane, piene
di spenti rintocchi di campane
e di battiti profondi
d'orologi antichissimi. Nessuno abita
piú qui dentro
eccetto le ombre, e un violino appeso
al muro,
e le banconote fuori corso sparse
sulle poltrone
e sul letto largo con la coperta gialla.
Di notte
scende la luna, passa davanti
agli specchi esanimi
e coi gesti piú lenti rassetta dietro
i vetri
i fischi d'addio delle navi affondate
di provincia
piene di fischi di navi lontane, piene
di spenti rintocchi di campane
e di battiti profondi
d'orologi antichissimi. Nessuno abita
piú qui dentro
eccetto le ombre, e un violino appeso
al muro,
e le banconote fuori corso sparse
sulle poltrone
e sul letto largo con la coperta gialla.
Di notte
scende la luna, passa davanti
agli specchi esanimi
e coi gesti piú lenti rassetta dietro
i vetri
i fischi d'addio delle navi affondate
di Jannis Ritsos
Grazie mille per la vostra cortese attenzione, vi auguriamo buon proseguimento di giornata e buona permanenza insieme a noi, e ricordate, un addio può essere anche un arrivederci!