mercoledì 13 febbraio 2013

L'Ala Sul Mare



Ardi, un'ala sul mare è solitaria.
Ondeggia come pallido rottame.
E le sue penne, senza più legame,
sparse tremano ad ogni soffio d'aria.
Ardi, veggo la cera! E' l'ala icaria,
quella che il fabro della vacca infame
foggiò quando fu servo nel reame
del re gnòssio per l'opera nefaria.
Chi la raccoglierà? Chi con più forte
lega saprà rigiugnere le penne
sparse per ritentare il folle volo?
Oh del figlio di Dedalo alta sorte!
Lungi dal medio limite si tenne
il prode, e ruinò nei gorghi solo.

Gabriele D'Annunzio 

O Giovinezza


O Giovinezza, ahi me, la tua corona 
su la mia fronte già quasi è sfiorita. 
Premere sento il peso della vita, 
che fu si lieve, su la fronte prona. 
Ma l'anima nel cor si fa più buona, 
come il frutto maturo. Umile e ardita, 
sa piegarsi e resistere; ferita, 
non geme; assai comprende, assai perdona. 
Dileguan le tue ultime aurore, 
O Giovinezza; tacciono le rive 
poi che il torrente vortice dispare. 
Odo altro suono, vedo altro bagliore. 
Vedo in occhi fraterni ardere vive 
lacrime, odo fraterni petti ansare.

Gabriele D'Annunzio 

domenica 10 febbraio 2013

Passato


I ricordi, queste ombre troppo lunghe 
del nostro breve corpo, 
questo strascico di morte 
che noi lasciamo vivendo 
i lugubri e durevoli ricordi, 
eccoli già apparire: 
melanconici e muti 
fantasmi agitati da un vento funebre. 
E tu non sei più che un ricordo. 
Sei trapassata nella mia memoria. 
Ora sì, posso dire che 
che m'appartieni 
e qualche cosa fra di noi è accaduto 
irrevocabilmente. 
Tutto finì, così rapito! 
Precipitoso e lieve 
il tempo ci raggiunse. 
Di fuggevoli istanti ordì una storia 
ben chiusa e triste. 
Dovevamo saperlo che l'amore 
brucia la vita e fa volare il tempo.


Vincenzo Cardarelli 

sabato 9 febbraio 2013

Amicizia



Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c'incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam rispettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.

Vincenzo Cardarelli

Sera di Liguria


Lenta e rosata sale su dal mare
la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane.
Indugiano le coppie nei giardini,
s'accendon le finestre ad una ad una
come tanti teatri.
Sepolto nella bruma il mare odora.
Le chiese sulla riva paion navi
che stanno per salpare.

Vincenzo Cardarelli 

venerdì 8 febbraio 2013

Attesa



Oggi che t'aspettavo non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava,
nel vuoto che hai lascito,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
S'annuncia e poi s'allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L'amore, sul nascere, ha di quest'improvvisi
pentimenti.
Silenziosamente ci siamo intesi.
Amore, Amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d'insulti.

Vincenzo Cardarelli