sabato 27 ottobre 2012

S'ODE ANCORA IL MARE


Già da più notti s'ode ancora il mare, 
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce. 
Eco d'una voce chiusa nella mente 
che risale dal tempo; ed anche questo 
lamento assiduo di gabbiani: forse 
d'uccelli delle torri, che l'aprile 
sospinge verso la pianura. Già 
m'eri vicina tu con quella voce; 
ed io vorrei che pure a te venisse, 
ora, di me un'eco di memoria, 
come quel buio murmure di mare. 

Salvatore Quasimodo

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