giovedì 8 agosto 2013

Portami il girasole



Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

Eugenio Montale

Vento e Bandiere




La folata che alzò l'amaro aroma
del mare alle spirali delle valli,
e t'investì, ti scompigliò la chioma,
groviglio breve contro il cielo pallido;
la raffica che t'incollò la veste
e ti modulò rapida a sua imagine,
com'è tornata, te lontana, a queste
pietre che sporge il monte alla voragine;
e come spenta la furia briaca
ritrova ora il giardino il sommesso alito
che ti cullò, riversa sull'amaca,
tra gli alberi, ne' tuoi voli senz'ali.
Ahimé, non mai due volte configura
il tempo in egual modo i grani! E scampo
n'è: ché, se accada, insieme alla natura
la nostra fiaba brucerà in un lampo.
Sgorgo che non s'addoppia, - ed or fa vivo
un gruppo di abitati che distesi
allo sguardo sul fianco d'un declivo
si parano di gale e di palvesi.
Il mondo esiste... Uno stupore arresta
il cuore che ai vaganti incubi cede,
messaggeri del vespero: e non crede
che gli uomini affamati hanno una festa.

Eugenio Montale

lunedì 5 agosto 2013

In un momento



In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose.


Dino Campana

Pace non cerco




Pace non cerco, guerra non sopporto
tranquillo e solo vo per mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
In un gran porto pien di vele lievi
pronte a salpar per l'orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro.
del vento passa con accordi brevi
E quegli accordi il vento se li porta
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
O quando o quando in un mattino ardente
l'anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.


Dino Campana

sabato 3 agosto 2013

Un dono era degli Dèi



Immagini risorgono nel vento
Nuovo il tempo ritorna,
un dono ieri alla vista e al cuore
quando nudo correvi per lo stadio deserto
nei mattini di Delfo,
alta a fronte nel vento dell'aprile,
simile a pura strofe
sorridevi agli Dei,
su me beata
e i dolci occhi posavi
più dell'aprile gioiosi,
nella gran luce della primavera
un dono eri degli Dei.


Sibilla Aleramo

Grandi Occhi



Grandi occhi, radianti, buoni,
figlio, avevi stanotte nel mio sogno,
nel tuo viso d'uomo che m'è ignoto,
figlio, e a me t'accostavi e mi baciavi,
tutto era assolto in silenzio e sorriso,
un tremore una dolcezza santa
ci riunivano come all'alba tua natale
dopo che da me staccato a me ti strinsi.


Sibilla Aleramo