giovedì 6 settembre 2012

Epilogo

E alla fine giunse sull'orlo del precipizio. 
Il suo sguardo fisso' a lungo quell'immenso vuoto senza fine del baratro ai suoi piedi. 
Si volto', voleva dare un ultimo sguardo alla vita dietro di se. 
I ricordi fiorirono come primule ad inizio primavera.
Ricordi di una vita, una vita vissuta, vissuta? 
NO! Non l'aveva vissuta, era stato preso per mano come un bambino e condotto per i sentieri di quella vita che non era stata la sua.
L'aveva subita, come uno spettatore estraneo, senza la possibilita' di abbandonare la scena. 
Si guardo' intorno, non vide il suo volto, un macigno si poso' sul suo cuore, perché illudersi ancora quando sai gia' che lei é solo un'utopia e la vita ha chiuso la sua porta? 
Gia', ma la vita, merita ancora un'altra opportunita'? 
Allora chiuse gli occhi, e dentro di sé decise.

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