sabato 25 maggio 2013

Aspettando




Mi sussurrò Domani. Ed io: - Domani
m’avrai ne le tue braccia a l’istessa ora;
fra i tuoi capelli passerò le mani,
tu, sognando, dirai che m’ami ancora.

Ecco, son qui. Lo attendo. A i più lontani
passi, a ogni lieve suon che vien da fuora
tendo l’orecchio, e in desideri arcani
frugo con gli occhi la gentil dimora.1

E’ un vago nido. Le finestre aperte
di primavera invitano a l’incanto:
scherza il sole tra i fiori e sul velluto.
Io, l’armi antiche e i quadri, onde coperte
son le mura, contemplo; e penso intanto
qual tesoro di baci ho già perduto.

Contessa Lara