venerdì 10 maggio 2013

L'Invito


«La sera d'Ognissanti
Venga anche lei da me:
Serviremo in famiglia
Quattro marrons-glacés
E una tazza di thè.»
Infilandomi i guanti
E masticando un sì,
Pieno di meraviglia
Sono rimasto lì
Diritto come un I.
Ha aggrottato le ciglia?
In fè mia non lo so;
Una nube davanti
Agli occhi mi passò
Quando lei se ne andò.
E ho mangiato in famiglia
Quattro marrons-glacés
La sera d'Ognissanti . . .
Fu un poema per me
Quella tazza di thè.
Sola voi siete la regina mia,
Regina incoronata
Tra le belle e le ricche.
La vostra corte è tutta poesia
Ed io nell'anticamera dorata
Sono il fante di picche!

Remigio Zena