mercoledì 7 gennaio 2015

Sonetto di sterpi e limiti


Bentrovati e benvenuti cari lettori di Poesiandu!

Avete trascorso bene le feste?
Spero proprio di sì, io devo dire di aver trascorso magnificamente bene le festività insieme alla mia famiglia, come del resto ogni anno, ci si riunisce per stare insieme e trascorrere nel migliore dei modi le feste.
Mi auguro che il 2015 sia per voi un anno pieno di possibilità, salute e tranquillità.

Ricominciamo il 2015, con una bellissima poesia di Andrea Zanzotto, buona lettura!

Sguiscio gentil che fra mezzo erbe serpi,
difficil guizzo che enigma orienta
che nulla enigma orienta, e pur spaventa
il cor che in serpi vede, mutar sterpi;

nausea, che da una debil quiete scerpi
me nel vacuo onde ogni erba qui s'imprenta,
però che in vie e vie di serpi annienta
luci ed arbusti, in sfrigolio di serpi;

e tu mia mente, o permanere, al limite
del furbo orrido incavo incastro rischio,
o tu che a rischi e a limiti ti limi:

e non posso mai far che non m'immischio,
nervi occhi orecchi al soprassalto primi
se da ombre e agguati vien di serpe il fischio.


di Andrea Zanzotto