martedì 24 febbraio 2015

Padre, se anche tu non fossi il mio...

Buon Martedì e bentrovati a tutti voi, carissimi lettori di Poesiandu, che giorno dopo giorno ci seguite veramente in tanti!

La poesia di oggi è dell'autore Camillo Sbarbaro, se devo essere sincera è la prima volta che leggo questa sua poesia.
Da una prima lettura, si capisce subito il distacco avuto dal padre per i vari problemi che incombevano sulla sua famiglia, ma di questo di stacco che lui non voleva che assolutamente accadesse.
La definirei una poesia molto reale e toccante, a voi gli ulteriori pareri.

Vi auguro una buona lettura. buon proseguimento di giornata e buona navigazione all'interno di Poesiandu!

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi un uomo estraneo
per te stesso egualmente t'amerei.
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
E subito la scala tolta in spalla
di casa uscisti e l'appoggiavi al muro.
Noi piccoli dai vetri si guardava.

E di quell'altra volta mi ricordo
che la sorella, bambinetta ancora,
per la casa inseguivi minacciando.
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
t'eri visto rincorrere la tua
piccola figlia e, tutta spaventata,
tu vacillando l'attiravi al petto
e con carezze la ricoveravi
tra le tue braccia come per difenderla
da quel cattivo ch'eri tu di prima.

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre...


di Camillo Sbarbaro