domenica 1 marzo 2015

Benvenuto Marzo!


Bentrovati e benvenuti cari lettori!

Molte filastrocche e poesie, recitano che Marzo sia un po pazzerello!
Oggi entra un nuovo mese del nuovo anno 2015, il mese di Marzo.
La primavera è ormai alle porte e lo staff di Poesiandu, come ogni anno, vuole regalarvi una poesie per il nuovo mese.

La poesie scelta da noi è del grande poeta Giovanni Pascoli.
Oltre ad augurarvi un buon inizio e continuo di mese, in altrettanto modo vi auguro una felice e serena domenica da trascorrere in modo spensierato con chi si vuole più bene!
Vi ringraziamo sempre della fiducia dataci in tutti questi anni e ci auguriamo che continui ancora per molti tanti anni, perchè l'amore per la letteratura, è sempre una sorpresa giorno dopo giorno.


Che torbida notte di marzo!
Ma che mattinata tranquilla!
che cielo pulito! che sfarzo
di perle! Ogni stelo, una stilla
che ride: sorriso che brilla
su lunghe parole.
Le serpi si sono destate
col tuono che rimbombò primo.
Guizzavano, udendo l'estate,
le verdi cicigne tra il timo;
battevan la coda sul limo
le biscie acquaiole.
Ancor le fanciulle si sono
destate, ma per un momento:
pensarono serpi, a quel tuono;
sognarono l'incantamento.
In sogno gettavano al vento
le loro pezzuole.
Nell'aride bresche anco l'api
si sono destate agli schiocchi.
La vite gemeva dai capi,
fremevano i gelsi nei nocchi.
Ai lampi sbattevano gli occhi
le prime viole.
Han fatto, venendo dal mare,
le rondini tristo viaggio.
Ma ora, vedendo tremare
sopr'ogni acquitrino il suo raggio,
cinguettano in loro linguaggio,
ch'è ciò che ci vuole.
Sì, ciò che ci vuole. Le loro
casine, qualcuna si sfalda,
qualcuna è già rotta. Lavoro
ci vuole, ed argilla più salda;
perchè ci stia comoda e calda
la garrula prole.


di Giovanni Pascoli