sabato 20 ottobre 2012

Viaggio nella mia mente


C'è un posto dove il temporale è alla fine, e rimbalza nei cavedi, sulle tettoie e le lamiere. Suona la sua cantilena, e le gocce cominciano a distinguersi, divise ora dall'esercito che erano. Dal furore dello scroscio cominciano a riemergere voci, rincorse, macchine in curva. Io sto lì, così mi sembra, seduto con la finestra aperta, e ascolto i rumori di acqua e asfalto, gomma e ferro, guardo le persone del palazzo di fronte, guardo gli ultimi sospiri della tenda, abbandonata dal vento. Lo vedo quel posto, eppure non ricordo di esserci mai stato. Ho decine di posti così sparsi dentro, forse ricordi troppo lontani o ricostruzioni. Fatto sta che è lì che spesso vivo, in un palazzo napoletano, in una stanza condivisa di una metropoli americana, sopra un mezzo pubblico in una notte gelida con gli amici cari. E dovunque io mi sposti di tanto in tanto è lì che ritorno.

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