mercoledì 15 giugno 2016

Beatitudine


Buon pomeriggio, benvenuti e bentrovati cari lettori ed appassionati di letteratura.
Nel precedente post, ho ringraziato tanti e tantissimi che giorno dopo giorno ci scrivono i loro pensieri, le loro poesie, qualche volta anche un consiglio un parere da parte del nostro staff.
Noi siamo sempre a vostra completa disposizione.
Questo pomeriggio, voglio condividere con voi una poesia che sembra catturare l'attenzione di tantissimi di voi, in quanto veramente tantissimi me l'avete richiesta.
Vi auguro buona lettura!

"Color di perla quasi informa, quale
conviene a donna aver, non fuor misura".
Non è, Dante, tua donna che in figura
della rorida Sera a noi discende?

Non è non è dal ciel Betarice
discesa in terra a noi
bagnata il viso di pianto d'amore?
Ella col lacrimar degli occhi suoi
tocca tutte le spiche
a una a una e cangia lor colore.
Stanno come persone
inginocchiate elle dinanzi a lei,
a capo chino, umíli; e par si bei
ciascuna del martiro che l'attende.

Vince il silenzio i movimenti umani.
Nell'aerea chiostra
dei poggi l'Arno pallido s'inciela.
Ascosa la Città di sé non mostra
se non due steli alzati,
torre d'imperio e torre di preghiera,
a noi dolce com'era
al cittadin suo prima dell'esiglio
quand'ei tenendo nella mano un giglio
chinava il viso tra le rosse bende.

Color di perla per ovunque spazia
e il ciel tanto è vicino
che ogni pensier vi nasce come un'ala.
La terra sciolta s'è nell'infinito
sorriso che la sazia,
e da noi lentamente s'allontana
mentre l'Angelo chiama
e dice: "Sire, nel mondo si vede
meraviglia nell'atto, che procede
da un'anima, che fin quassù risplende".

di Gabriele D'Annunzio

Nel ringraziarvi per la vostra sempre cortese e presente attenzione, vi auguriamo buon proseguimento di giornata e buona permanenza insieme a noi.