martedì 30 luglio 2013

Tu che avevi in te il mio bene



Tu che avevi in te il mio bene
cui ero andato incontro, ma poco,
camminando da solo
e inciampando nella mia ombra,

tu che me lo porti in dono
e non vuoi né congedo a occhi bassi dal passato
né abiura, né pentimento
e sorridi profonda
in me più di me stesso e risplendi,

non ti fermare sulla soglia:
nulla di degno posso darti in cambio,
entra, prendi possesso della casa,
nei muri, nelle fondamenta.


Mario Luzi